Le bevande vegetali sono delle valide sostitute del latte?

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Solamente la bevanda vegetale a base di soia presenta un contenuto proteico simile a quello del latte, le altre bevande sono ottime per la buona idratazione ma non possono rappresentare dei veri e proprio sostituti del latte.

Per non creare confusione tra i prodotti tipicamente utilizzati per la prima colazione, già nel 2017 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emanato la sentenza che impone ai produttori di presentare in etichetta la dicitura “bevanda vegetale a base di” seguita dalla materia prima da cui si ottiene (1).
Difatti, confrontando i valori nutrizionali del latte con le bevande vegetali, si può constatare che tali prodotti sono ben diversi (2,3).

In particolare, il latte rappresenta un’ottima fonte di proteine mentre le bevande vegetali sono scarse di questo nutriente.

Ponendo lo sguardo sui grassi, anche in questo caso la composizione è ben diversa. Il latte, ottenuto dalla mungitura della vacca, è caratterizzato dal profilo lipidico tipico dei prodotti di origine animale. Presenta quindi una maggiore quantità di grassi saturi, quelli che le istituzioni a livello mondiale invitano a limitare (4). Contrariamente, le bevande di origine vegetale mostrano una prevalenza di grassi insaturi.

Se si volge lo sguardo sulla componente glucidica, in entrambi i casi la fanno da padrone gli zuccheri semplici. Tuttavia, nel latte la quantità è superiore rispetto a quella delle bevande vegetali. Questo è vero se si prediligono bevande che non presentano zuccheri aggiunti, altrimenti le quantità non solo potrebbero essere simili, ma addirittura ben superiori a quelle del latte. Il latte vaccino contiene inoltre lattosio, che può provocare dei disturbi a coloro che ne sono intolleranti.

Da questa analisi si evince che il latte presenta un contenuto calorico maggiore, ma non per questo deve essere limitato in una sana alimentazione. Oltre ad essere una valida scelta proteica, rappresenta un’ottima fonte di alcuni minerali. Una sola porzione, pari a 125 ml, copre circa il 15% del fabbisogno giornaliero di calcio (5). Nelle bevande vegetali, invece, questo minerale è carente.
In generale questa categoria di alimenti non presenta buone quantità di minerali e vitamine, per ovviare a queste carenze i produttori aggiungono alcuni micronutrienti durante il processo produttivo. Un’eccezione è la bevanda a base di mandorle, che presenta una buona quantità di vitamina E, superiore per porzione a quella del latte.

Quando si parla di sana alimentazione, si deve però tenere conto che confrontare due o più alimenti per eleggerne il migliore può portare a conclusioni fuorvianti. È scorretto credere che ci sia un alimento buono e uno cattivo, mentre valutare la dieta nel complesso e quindi tenere in considerazione l’alimento inserito in un modello alimentare quotidiano, rappresenta la giusta strada.

È importante, inoltre, valutare la quantità di consumo. Se non si superano le due porzioni al giorno, il latte può far parte di una dieta equilibrata e sana (5).

Chi predilige il consumo bevande vegetali per diverse motivazioni, tra cui l’intolleranza al lattosio, le allergie alle proteine del latte, per ragioni etiche o più semplicemente di gusto, dovrà prestare attenzione ad introdurre con la dieta alimenti fonte di proteine e di micronutrienti.

Si può pensare che, limitando o escludendo latte e latticini dalla dieta, si può incorrere in carenza di calcio. Su questo aspetto alcune evidenze mostrano come il latte e i suoi derivati non siano vincolanti per il corretto apporto di questo minerale nella dieta, ci sono infatti numerose altre fonti di origine vegetale e anche l’acqua minerale ne è una fonte preziosa. (6).

Referenze:

  1. https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2017-06/cp170063it.pdf
  2. http://www.bda-ieo.it/
  3. https://www.usda.gov/
  4. EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition, and Allergies. Scientific Opinion on Dietary Reference Values for fats, including saturated fatty acids, polyunsaturated fatty acids, monounsaturated fatty acids, trans fatty acids, and cholesterol. European Food Safety Authority (EFSA), 2010.
  5. https://www.crea.gov.it/documents/59764/0/LINEE-GUIDA+DEFINITIVO+%281%29.pdf/3c13ff3d-74dc-88d7-0985-4678aec18537?t=1579191262173
  6. Agnoli C, Baroni L, Bertini I, et al. Position paper on vegetarian diets from the working group of the Italian Society of Human Nutrition. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2017;27(12):1037-1052. doi:10.1016/j.numecd.2017.10.020
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