Nonostante sia un tema ancora dibattuto, le più recenti evidenze sembrano dimostrare che un consumo moderato di uova non sia correlato ad un incremento significativo dei livelli di colesterolo nella popolazione sana
È ormai noto come elevati livelli di colesterolo nel sangue e della frazione di colesterolo LDL (Low Density Lipoprotein) siano un fattore di rischio cardiovascolare, principalmente legato alla formazione delle placche aterosclerotiche (1,2). È perciò di grande interesse medico comprendere i meccanismi che portano ad un innalzamento della colesterolemia, così da essere anche in grado di fornire indicazioni utili per modulare il rischio del paziente.
Sono stati spesi anni di ricerca per descrivere il complesso metabolismo del colesterolo e quanto i fattori esogeni, come la dieta, abbiano una rilevanza nell’influenzare la colesterolemia rispetto a fattori endogeni, legati ad esempio alla sintesi e all’assorbimento del colesterolo da parte dell’organismo.
Ciò che emerge dalla letteratura è che la dieta, insieme allo stile di vita nel complesso, ricoprono un ruolo determinante (3, 4).
Tra gli alimenti a più alto contenuto di colesterolo ci sono sicuramente le uova (5). Che l’elevata presenza di colesterolo in un alimento sia determinante nel comportare un innalzamento dei suoi livelli nel sangue sembra essere, però, una falsa credenza che non trova conferma negli studi scientifici.
Il nostro organismo è una macchina complessa dove spesso equazioni di questo genere non sono valide.
Dal punto di vista nutrizionale, recenti revisioni hanno evidenziato come non siano gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo come le uova, ma anche frattaglie e crostacei, a provocare un innalzamento significativo della colesterolemia in soggetti sani e non predisposti geneticamente a sviluppare ipercolesterolemia (6, 7, 8).
Al contrario, occorre porre particolare attenzione ad un eccessivo consumo di alimenti che presentano un elevato contenuto di grassi saturi e trans poiché questi nutrienti sembrano avere un impatto maggiore sui livelli di colesterolo nel sangue (4, 9).
Le indicazioni nazionali dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) per gli adulti e anziani raccomandano di mantenere un consumo di colesterolo al di sotto dei 300 mg al giorno (10).
Pertanto, un consumo moderato di uova nell’arco della settimana (un consumo accettabile per soggetti sani è quello di un uovo 2-4 volte alla settimana) (11) può entrare a far parte di una dieta sana senza influenzare il rischio per la salute.
Le uova, infatti, rappresentano un’ottima fonte di proteine ad elevato valore biologico, sono ricche di ferro, zinco ed altre vitamine, tra cui spiccano la B12 e la vitamina A (5). Non è necessario rinunciare ad una così preziosa fonte di nutrienti, a patto che ci si ricordi di alternarla ad altre fonti proteiche salutari come i legumi o il pesce e che si consideri nella quota di uova anche quelle “nascoste” nei prodotti da forno e pasta fresca.
Riferimenti bibliografici:
- Ross R. Atherosclerosis–an inflammatory disease. N Engl J Med. 340(2):115-26 (1999)
- Prospective Studies Collaboration et al. Blood cholesterol and vascular mortality by age, sex, and blood pressure: a meta-analysis of individual data from 61 prospective studies with 55,000 vascular deaths. Lancet 370: 1829–1839 (2007)
- Morgan A.E. et al. Cholesterol metabolism: A review of how ageing disrupts the biological mechanisms responsible for its regulation. Ageing Research Reviews. 27:108-124 (2016)
- Grundy S.M. Does Dietary Cholesterol Matter? Curr Atheroscler Rep. 18(11): 68 (2016)
- http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?idalimento=181100&quant=100
- Blesso C.N., Fernandez M.L. Dietary Cholesterol, Serum Lipids, and Heart Disease: Are Eggs Working for or Against You?. 10: 426 (2018)
- Kuang H. The Impact of Egg Nutrient Composition and Its Consumption on Cholesterol Homeostasis. 2018 (2018)
- https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/what-should-you-eat/fats-and-cholesterol/cholesterol/#ref22
- EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition, and Allergies (NDA). Scientific Opinion on Dietary Reference Values for fats, including saturated fatty acids, polyunsaturated fatty acids, monounsaturated fatty acids, trans fatty acids, and EFSA Journal. 8(3):1461. (2010).
- http://www.sinu.it/html/pag/06-LIPIDI.asp
- INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione- rev 2003. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_652_allegato.pdf