Si può tenere sotto controllo il colesterolo con l’alimentazione?
Sì, una dieta costruita seguendo le linee guida per una sana alimentazione può aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, in particolare quello esogeno.
Quado si parla di colesterolo e alimentazione ancora oggi c’è confusione.
Soprattutto in passato si suggeriva di limitare il consumo di alimenti ricchi di colesterolo, ad esempio le uova. Oggi questa correlazione è messa in discussione e superata, grazie alle nuove scoperte in ambito della scienza della nutrizione.
Ciò che è certo è che la presenza eccessiva a livello plasmatico delle LDL (Low Density Lipoprotein) può portare al deposito di colesterolo a livello delle arterie recando danni e compromettendo il normale funzionamento del sistema cardiovascolare. 1
Il colesterolo può essere: esogeno, che è quello assorbito con gli alimenti, ed endogeno, prodotto dal fegato e presente nel nostro organismo in maggiore quantità rispetto al primo. Pertanto, la maggior parte del colesterolo è prodotta dall’organismo e soltanto una piccola percentuale dipende dal tipo di alimenti che vengono introdotti con la dieta. È bene però specificare che gli alimenti ricchi di grassi saturi e trans incidono nell’aumento, a livello plasmatico, dei livelli di colesterolo.
L’American Heart Association, in una recente pubblicazione, ha cercato di fare chiarezza sul ruolo del colesterolo alimentare e il rischio di insorgenza delle malattie che coinvolgono cuore e arterie.
La maggior parte degli studi osservazionali non attribuisce un’associazione tra l’assunzione del colesterolo presente negli alimenti (esogeno) e il rischio di insorgenza di eventi cardiovascolari avversi. È inoltre difficile trovare una vera e propria relazione, è importante ricordarsi che non si introducono con la dieta singoli nutrienti, ma alimenti e quelli ricchi in colesterolo sono per lo più anche ricchi di grassi saturi. 2
Per mantenere lo stato di salute ci si dovrebbe quindi basare sempre su modelli alimentari più equilibrati come quello mediterraneo o la dieta DASH, che sono strettamente associati a bassi livelli di colesterolo nel sangue.
Entrambi i modelli prediligono il consumo di alimenti di origine vegetale, per la maggior parte poveri di grassi saturi e colesterolo e ricchi di fitocomposti, come le antocianine presenti nella frutta a bacca rossa, che sempre più studi mostrano come ricoprano un ruolo nella prevenzione cardiovascolare. Ed inoltre, gli alimenti del mondo vegetale contengono fibra, componente in grado di ridurre i livelli plasmatici di colesterolo. 1, 2
La questione è quindi complicata e il dibattito è ancora aperto a livello scientifico. In Italia, vi è la raccomandazione delle linee guida per una sana alimentazione di limitare l’apporto giornaliero di colesterolo a < 300 mg. 3, 4
Referenze
- Linee guida per una sana alimentazione. Centro di ricerca alimenti e nutrizione (Crea). Revisione 2018
- Carson JAS et al. Dietary cholesterol and cardiovascular risk: A science advisory from the American Heart Association. Circulation 2019, 141(3):e39-e53. doi: 10.1161/CIR.0000000000000743
- Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN). Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). IV Revisione 2016
- https://www.crea.gov.it/-/tabella-di-composizione-degli-alimenti